BAGNAIA.

Bagnaia è una frazione di Viterbo situata sul tratto della Via Francigena che passa attraverso i favolosi monti Cimini.

Il paese è famoso per il suo giardino manieristico Villa Lante gioiello architettonico del XVI sec., realizzato probabilmente su disegno del Vignola.

Bagnaia è sempre appartenuta a papi e cardinali, che l’hanno eletta a località di riposo, soprattutto in epoca rinascimentale, quando venne costruita appunto Villa Lante ed altre sontuose dimore gentilizie e venne riorganizzato l’assetto urbanistico del paese, con le facciate dei palazzi più importanti fregiate degli stemmi delle casate papali e cardinalizie.
Attraverso un’unica porta-galleria si accede al centro storico, dove spicca una maestosa torre cilindrica davanti all’antico castello medievale, successivamente trasformato in palazzo baronale con una elegante loggia.

La villa, voluta dal cardinale Gianfrancesco Gambara nel 1566, è uno dei fiori all’ occhiello della Tuscia, con il suo giardino all’ italiana, le numerose fontane e i giochi d’acqua.

Il disegno d’insieme si sviluppa sul ripido pendio della collina dove due eleganti palazzine gemelle fanno da quinte al giardino geometrico e alle sue artistiche fontane. Il verde del giardino e del parco e i fantasiosi giochi d’acqua formano un insieme armonico e suggestivo.

Superato il portone si presenta la Fontana del Pegaso, il cavallo alato che a colpi di zoccolo fa sgorgare l’acqua dalla roccia.
Dall’alto Muse e Grazie, in semicerchio, soffiano acqua nel laghetto mentre quattro Nereidi la spruzzano verso l’alto, in gara con Pegaso.

La gradinata a sinistra di questa fontana porta al Giardino all’Italiana; lo stradone a destra conduce al Parco. Il Parco è una selva di elci secolari enormi che nascondo numerose altre fontane e giochi d’acqua.

Di notevole importanza ricordiamo:

Il Conservone, grande vasca di raccolta e di distribuzione d’acqua, creata al tempo del Cardinal Ridolfi;

La Fontana dei Leoncini, deliziosa opera di peperino voluta dal Cardinal Montalto;
Il Casino di Caccia eretto nel “Barco” al tempo del vescovo di Viterbo Ottaviano Riario;
La Neviera o Pozzo della Neve voluta dal Cardinal Montalto per mantenere a temperatura ghiacciata le bevande.
La Fontana dei Mori
La Fontana della Catena
La Fontana del Diluvio
La Fontana dei Mori