SORANO.

Sebbene non sia l’unica in Italia, questa città è sicuramente particolare nel suo genere, soprattutto in Toscana. Sfruttando la conformazione della natura dove è sorta, Sorano è una località letteralmente scavata nella roccia che ha dato vita ad un’intrigante combinazione di antiche torri, viuzze e stradine, nicchie e cantine tutte da esplorare.

Il Comune di Sorano ha ottenuto, nel 2004, la “Bandiera arancione“: il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano che viene assegnato alle località che soddisfano particolari criteri di analisi correlati allo sviluppo di un turismo di qualità. Nel 2004, il World Found Monument, prestigiosa fondazione culturale americana, ha indicato le Vie Cave come beni di interesse mondiale da tutelare.

E’ una delle “Città del Tufo” , oltre a Sovana e Pitigliano, per via del tipo di roccia (il tufo, appunto, derivante dalla cenere vulcanica fuoriuscita durante le eruzioni) nella quale sono state costruite. Nel corso di centinaia di migliaia di anni, la cenere si è compattata divenendo roccia solida, ma è riuscita a mantenere un’adeguata morbidezza che la rende adatta alle costruzioni.

Le due porte di accesso principali – Porta di Sopra (l’Arco di Ferrini) e Porto dei Merli (conosciuta anche come Porta di Sotto) – sono alquanto spettacolari: la prima è ubicata ai piedi della Fortezza Orsini e conduce nel cuore del centro storico di Sorano, caratterizzato da mura in pietra e stretti vicoli. La seconda porta è ubicata vicino al Masso Leopoldino e si distingue per il suo stemma.

La Fortezza Orsini è una delle strutture fortificate più impressionanti realizzate dalla famiglia Aldobrandeschi ed espansa, in seguito, dai Conti Orsini (nobili provenienti da Roma con proprietà nell’area meridionale della Toscana durante il periodo rinascimentale).

La fortezza ospita anche il Museo del Medioevo e del Rinascimento, che vanta numerose opere in ceramica recuperate all’interno dei butti medievali di Sorano, della limitrofa località di Sovana e Castell’Ottieri, distante una decina di km circa.

In tutta la città sono ancora molto visibili i segni lasciati dall’importante comuità ebraica cresciuta a Sorano, sebbene non fosse tanto grande come quella di Pitigliano. Qualche entrata reca ancora i segni del simbolo (Mezuzah) ed un contenitore per la raccolta del grano usato per dare assistenza ai poveri della comunità con la raccolta della stagione e, forse i più interessanti, i segni dei cardini dove era appesa la porta che chiudeva il ghetto al tramonto e lo riapriva alla città la mattina successiva.

In via Selvi, si trova la Sinagoga di Sorano, risalente probabilmente alla fine del XVI° secolo, che è rimasta uno dei luoghi di culto più importanti di Sorano fino alla fine del XIX° secolo, quando la comunità ebraica si spostò a Pitigliano. La Sinagoga è stata ristrutturata di recente.