SOVANA.

Sovana è un piccolo borgo della Maremma, situato su uno sperone tufaceo, che mantiene tutt’oggi l’aspetto di un classico borgo medievale. Le origini di Sovana (anticamente Suana) sono antichissime, della sua illustre storia sono giunti fino a noi numerosi e pregevoli monumenti, testimoni del potere e della ricchezza degli Etruschi, della Chiesa e degli Aldobrandeschi.
Nel VII° secolo AC era una florida cittadina etrusca, fu alleata di Vulci (una delle più grandi città-stato dell’Etruria) durante la battaglia contro l’espansione romana.
Quando, alla fine, furono costretti a sottomettersi ai Romani, Sovana divenne un “Municipium” e, sebbene fosse politicamente “romana”, gli abitanti furono inspiegabilmente bravi a mantenere salda la propria
cultura, il proprio retaggio artistico e linguistico fino al I° secolo AC, Sovana è nota per essere una delle prime città ad esser diventate cristiane in tutta la Toscana, grazie all’opera dell’evangelista San Mamiliano nel IV° secolo. La storia del santo è accompagnata da una leggenda che parla di un tesoro, trasformata poi in un famoso romanzo: il Conte di Montecristo. Sovana, inoltre, ha dato i natali a Gregorio VII (c. 1015 – 25 maggio 1085 DC), inizialmente Ildebrando di Soana, che fu Papa dal 22 aprile 1073 fino alla sua morte nel 1085, famoso per esser stato uno dei maggiori papi riformisti della storia.
Il primo vero centro abitato risale all’età del bronzo, poi nel VII secolo a.C. divenne una città etrusca, nel IV secolo d.C. diventò sede vescovile e nel 935 capoluogo della Contea Aldobrandesca; Sovana va anche ricordata per essere stata la città natale di Ildebrando di Sovana, divenuto nel 1073 Papa Gregorio VII.
Il centro difensivo, o almeno ciò che ne rimane, era un tempo il punto focale della città che provvedeva al rifornimento idrico, offriva un forno e persino un magazzino per la conservazione del grano. La Rocca Aldobrandesca si erge tutt’oggi fiera, o almeno in parte, con le sue imponenti mura e la torre che ancora domina la collina. Proprio di sotto, si trovano dei blocchi di tufo che formano una parete costruita agli Etruschi, probabilmente sopra una fortezza etrusca/romana pre-esistente. A causa del disuso e del conseguente  deterioramento, fu dismessa nel XVII° secolo: ciò che rimane oggi è il portone, una torre ed una parte della mura protettive.
Dal parcheggio, si può arrivare direttamente nella piazza principale Piazza Pretorio, dalla pavimentazione in mattoni rossi, dove si trovano la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo dell’Archivio e la Loggia del Capitano.
Sulla facciata ci sono nove stemmi in pietra dei Capitani di Giustizia e dei commissari di Siena che li ospitarono.
Gli stemmi del Palazzo sono la testimonianza dei due secoli di intensa vita pubblica di Sovana, dalla fine del ‘400 al ‘600.
L’edificio è stato trasformato in un centro dedito alla conservazione di documenti speciali prima, e poi in una sede di mostre temporanee. Oggi, il palazzo ospita il Museo Archeologico dove si possono ammirare i resti rinvenuti presso la vicina Tomba Ildebranda e la Necropoli Etrusca di Sovana.
La chiesa di Santa Maria Maggiore, ospita un prezioso esempio di ciborio pre-romanico (ovvero un’edicola per le ostie, un tabernacolo), uno dei più antichi a noi pervenuto praticamente intatto in tutta la Toscana. Si presume sia stato preso dalla chiesa di San Mamiliano; si notano anche alcuni affreschi esemplari del XV° secolo; un particolare interessante è che la facciata e l’entrata originale sono nascosti attualmente perché furono incorporate nelle mura che confinavano con Palazzo Bourbon Del Monte costruito accanto verso la metà del 1400.
Edificata tra l’VIII e il IX secolo, la Cattedrale di San Pietro è uno degli edifici più belli di Sovana. L’edificio è stato quasi completamente ricostruito a partire dal 1248, in stile romanico-gotico. Il portale di ingresso riporta alcune preziose decorazioni, un cavaliere armato, una sirena, l’albero della vita, pavoni, rose, figure a spirale. All’interno, i capitelli delle colonne riportano anch’essi alcune decorazioni, uno raffigura scene dell’antico testamento. Ciò che rende unica la Cattedrale è il suo orientamento astronomico, il 21 Giugno, il giorno del solstizio estivo, il primo raggio di sole attraversa tutta la navata e giunge fino alla parete opposta creando un gioco di luce bellissimo, seguendo i canoni costruttivi delle popolazioni nordiche.

Cosa Fare

Escursioni a cavallo (maneggio Belvedere, tel. 0564 615465), passeggiate a piedi e in bici, terme con piscine d’acqua calda a Saturnia.
Il Parco Archeologico della Città del Tufo (Sovana, palazzo Pretorio, tel. 0564 614074; Vitozza – San Quirico, tel. 0564 619047) si estende per ca. 70 ettari e comprende un territorio di grande valore paesaggistico, archeologico e storico-artistico. Pur costituito da tre aree (Sovana, San Rocco e Vitozza), il Parco rappresenta un unico, straordinario museo all’aperto, strettamente collegato alla Fortezza Orsini.