TUSCANIA.

E’ una delle mie mete preferite e non capisco perché sia così poco conosciuta e frequentata in relazione ai tanti luoghi vicini. Quando entrerete da una delle sue porte, vi sembrerà di attraversare un passaggio segreto, una porta del tempo che vi introdurrà direttamente in un’altra epoca.

Lo storico Tito Annio Lusco racconta che Tuscania venne fondata dal figlio di Enea, Ascanio, sul luogo del ritrovamento di dodici cuccioli di cane (da cui il nome latino Tus-cana), mentre un’altra leggenda indica come fondatore Tusco, figlio di Ercole e di Araxe.

Lasciate la vostra auto nel grande parcheggio fuori le mura perimetrali ancora intatte, che furono costruite a difesa di questa splendida cittadina, in età medievale, ma che vede la sua nascita intorno al VII secolo a.C. più o meno verso la fine dell’età del bronzo, e che fu un importante centro etrusco a causa della sua vicinanza con Tarquinia e con il porto di Montalto di Castro, rotta di scambi commerciali, quindi non stupitevi quando camminando al suo interno vedrete disseminati sui muri innumerevoli sarcofagi etruschi.

Camminando per le sue bellissime strade scoprirete palazzi e case che si aprono su orti e giardini segreti, fino ad arrivare nel cuore del centro storico ai piedi della Torre del Lavello, con il suo parco e la sua vista mozzafiato sulla valle e sul Colle San Pietro, il suo anfiteatro e la meridiana, vi consiglio di rilassarvi e passeggiare in questo posto unico.
L’attuale centro storico è solo una parte di quella che fu la Tuscania Medievale, che fino al XV secolo si estendeva a sud fino al Colle San Pietro.

I romani la conquistarono nel III secolo a.C. e costruirono una strada, che prese il nome di Clodia, di cui possiamo ancora ammirarne un tratto al suo interno. Successivamente fu conquistata dai Longobardi e dopo da Carlo Magno che la donò alla Chiesa.

Nonostante le tante conquiste, a Tuscania si può ammirare una rara bellezza incontaminata dai vari passaggi e nemmeno il terribile terremoto del 1971 ha intaccato la bellezza di questi luoghi, anzi grazie ad una intelligente opera di recupero, le sue ristrutturazioni dopo l’evento sismico, hanno permesso, escludendo tutti gli interventi e sovrapposizioni avvenute in epoche successive, di recuperarne la sua autenticità.

Ma le sue bellezze non sono solo storiche perché questa bellissima cittadina è inserita all’interno di una riserva naturale denominata ”Riserva Naturale Regionale di Tuscania” , è un territorio prevalentemente collinare, tufaceo e di origine vulcanica, attraversato per un lungo tratto dal fiume Marta, ricco di pesci di specie protetta in via di estinzione. Altra caratteristica interessante e che se avete tempo vi consiglierei di vedere, se siete appassionati di natura è la sughereta, è un bosco puro di quercia che si estende per circa 40 ettari, è una sughereta allo stato maturo, una delle più antiche e meglio conservate del Lazio, dove potrete anche ammirare nel suo sottobosco orchidee selvatiche e asfodeli.

Cosa vedere.

Chiesa di San Pietro sicuramente una delle più belle chiese in stile romanico lombardo, sorge sull’omonimo colle e probabilmente già luogo di culto etrusco.

Chiesa di Santa Maria Maggiore bellissima testimonianza dell’arte romanica a Tuscania è posta alle pendici del Colle di San Pietro. Il primo documento in cui viene citata la chiesa (una bolla di papa Leone IV al vescovo di Tuscania) risale all’anno 852.

Non potete perdere una visita alla fontana delle Sette Cannelle, detta anche Fonte del Butinale, la più antica di Tuscania, risale infatti all’epoca etrusco-romana, una lunga vasca in cui gettano acqua sette cannelle.

Nel raggio di due chilometri si trovano almeno cinque necropoli etrusche, alcune riportate alla luce ancora dopo il terremoto:

Tuscania era in epoca etrusca il centro di un vasto territorio in cui sorsero per tutta l’antichità villaggi e piccoli insediamenti, come testimoniano le numerose necropoli rinvenute in questi ultimi due secoli. La città antica, legata territorialmente a Tarquinia, conobbe il suo maggiore splendore in età tarda etrusca (IV – II sec. a. C.) all’epoca della sistemazione della via Clodia.
I sepolcri sono principalmente del tipo rupestre, ad uno o più vani, ma sono presenti quasi tutti i tipi di tombe: da quelle a pozzetto con urna cineraria a quelle a dado, cioè a forma di casa anche all’esterno. Di quest’ultimo tipo restano due splendidi esempi, la cosiddetta “tomba del dado” presso la necropoli della Peschiera e "la tomba del tempio” nella necropoli di Pian di Mola. Il centro religioso e civile della città doveva essere sul colle di S. Pietro, dove recenti scavi hanno posto in luce resti di insediamenti dall'età del Bronzo al XIII secolo.

Altre importanti necropoli sono quelle di Ara del Tufo, Madonna dell’Olivo con la famosa Tomba della Regina e il suo labirinto, e delle Scalette.
Tra i ritrovamenti più importanti di corredi funerari etruschi vi è quello della famiglia Curunas: scoperto nella necropoli dell’Olivo e ora esposto al Museo Archeologico Nazionale dove sono esposti anche i sarcofagi della famiglia Vipinana e altri corredi etruschi e romani tra cui i particolari sarcofagi fittili con fattezze ritrattistiche, del III-II sec. a.C. Per circa due secoli i reperti rinvenuti a Tuscania sono stati dispersi nei maggiori musei d’Europa, principalmente in Vaticano, all’Archeologico di Firenze e al British di Londra.

Museo Archeologico all’interno di un ex convento francescano, appena fuori le mura, vi si trovano diversi reperti rinvenuti, sarcofagi e suppellettili.

Manifestazioni e sagre

Nitriti a Primavera o Fiera di Maggio è una manifestazione del cavallo maremmano che si svolge a Tuscania a fine maggio, nel corso della quale si svolgono manifestazioni e acrobazie con i cavalli.

Sagra della Lavanda ultima settimana di giugno o prima di luglio, non tutti sanno che il territorio intorno a Tuscania è ricco di coltivazioni di lavanda, che volendo si possono visitare.

DOVE MANGIARE.

La cucina tipica tuscanese rappresenta una variante locale dei piatti regionali della Tuscia Viterbese, fra i piatti rustici accompagnati dall’ottimo olio locale ci sono le paste fatte in casa i “lombrichelli” e i secondi piatti a base di carne e pesce tutto accompagnato da legumi e condito dal finocchio selvatico.

Osteria Da Alfreda, cucina tradizionale
Dal Patata, pizza fantastica
Dieci sedie, ottimo pesce